Il torrone di Tonara

La Sardegna e i suoi monti

A circa un’ora da Fordongianus, verso l’entroterra, ai piedi del monte Mungianedda c’è Tonara che ha origine da 3 antichi rioni: Arasulè, Teliseri e Toneri

Il torrone di Tonara

A circa un’ora di macchina da  Fordongianus , spostandosi verso l’entroterra della Sardegna, ai piedi del monte Mungianedda , si trova Tonara.  Il paese ha origine dai tre antichi rioni di Arasulè, Teliseri e Toneri, il quale ultimo prende il nome dalla parola sarda torrioni, in ricordo degli ammassi calcarei presenti nella zona.


Il centro abitato di Tonara è caratterizzato da costruzioni in pietra con balconi in legno; l’economia del paese si basa sull’artigianato dei tappeti arazzi, sulla lavorazione del legno e sulla produzione del rinomato torrone, a cui è dedicata una sagra che si svolge il giorno di Pasquetta. Da questo borgo circondato dai boschi partivano i torronai per portare questo dolce in tutte le feste e le sagre della Sardegna.

Oggi in paese è presente il torronificio Pili, che continua la produzione di questo dolce prelibato secondo la ricetta tradizionale, selezionando i migliori ingredienti, frutta secca, miele cioccolato e aggiungendo un pizzico di novità come nei torroni al limone o al mirto.


Il torronificio Pili si trova in Via Vittorio Emanuele, 68 a Tonara.

Da Tonara ci si sposta nel cuore della Barbagia di Ollolai, ai piedi del monte Orohole, a Ovodda. Il territorio circostante è ricco di reperti archeologici di epoca preistorica come i menhir di Domosnovas e di Pedras Fittas.
Il centro storico di Ovodda merita una visita per i suoi coloratissimi Murales presenti nelle varie piazze del paese; questa località è, inoltre, conosciuta in tutto il mondo per la qualità del granito che si trova nelle due cave di Sa Orroda e Su Ghirone.
Anche se l’economia del paese si basa sulle attività artigianali e agro-alimentari, vasta è anche la produzione di dolci e pani tipici, tra cui il celeberrimo pane carasau, detto anche carta da musica per il rumore che produce quando lo si spezza.

Fino a qualche anno fa la preparazione del pane era un evento che si svolgevate lo più in ambito familiare o tra vicini di casa.
Al panificio Santu Predu questo rito si ripete ogni giorno per mezzo delle mani esperte di un team di panettieri che sapientemente dosano ingredienti semplici come farina di grano duro, acqua lievito e sale, che vengono poi lavorati con estrema cura per essere trasformati in dischi di pasta sottilissima. Per tutta la produzione il panificio Santu Predu utilizza solo farine  provenienti da grano sardo, macinate direttamente da un incessante lavoro di un antico mulino a pietra.


Il Panificio Santu Predu si trova in Via Taloro, 53 a Ovodda.

Da Ovodda si passa nel capoluogo del Mandrolisai.
Sorgono giace in una conca ai piedi del Gennargentu, circondato da un vegetazione rigogliosa di lecci, sughereti, alberi di nocciole e castagni e frequentata da volpi, cinghiali, mufloni, lepri donnole, aquile reali e falchi pellegrini.
La presenza dell’uomo nella zona risale al periodo prenuragico, come dimostrato dai vari siti archeologici della zona, fra cui quello di Biru’e Concas, uno dei menhir più interessanti dell’isola. Degno di nota è anche il santuario di San Mauro, una delle più antiche chiese campestri della Sardegna. L’edificio, coperto da un’unica volta a botte, conserva al suo interno un altare barocco; la facciata in trachite grigia è decorata da un rosone scolpito, uno dei più belli del periodo gotico di tutta la Sardegna. Il santuario è circondato da un recinto di cumbessias, edifici destinati al riposo dei pellegrini che, nel corso dei secoli, hanno lasciato sulle pietre della chiesa delle iscrizioni a ricordo della visita.
In paese sono i visibili i ruderi della seicentesca Casa Carta e di una fonte di origine pisana.
Il paese è rinomato per la tradizione enologica: qui si produce, infatti, il Mandrolisai o Maristellu, un vino formato da uve Cannonau, Monica di Sardegna e Bovale.

A Sorgono ha sede la Cantina del Mandrolisai, che prende il nome proprio dalla regione in cui nasce a metà del 1900. La vocazione vinicola di questa zona ha origini antiche ed è dovuta alle sue particolari caratteristiche climatiche e ambientali, con terreni di alta collina, ben esposti e soleggiati che garantiscono una maturazione perfetta dell’uva anche nelle annate più fresche. Fra le migliori etichette della cantina ci sono il Kent’Annos, un Mandrolisai Superiore DOC di colore rosso rubino intenso e dal profumo ricco e speziato, Il Granito Rosso, un Isola dei Nuraghi IGT, il Granito Bianco, sempre un Isola dei Nuraghi a bacca binca; solo per citarne alcuni.


La Cantina del Mandrolisai si trova a Sorgono in Corso IV Novembre, 20.