Istituita dall'UNEP, l'Agenzia dell'ONU per l'Ambiente
Apparentemente stravagante, questa iniziativa sui legumi risponde alle strategie dell’UNEP - United Nations Environment Program, l’Agenzia dell’ONU per l’Ambiente - di favorire un’agricoltura sostenibile, di piccola scala e di sussistenza, in grado di produrre alimenti ricchi in proteine, sostitutivi della carne, e contribuire al raggiungimento di alcuni degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
Fagioli secchi, lenticchie, ceci, fanno bene alla salute perché sono ricchi di sostanze nutritive, hanno un alto contenuto proteico e non danneggiano l'ambiente. Essendo poveri di grassi e ricchi di fibre solubili, i legumi aiutano a ridurre il colesterolo e controllare la glicemia.
Numerose ricerche scientifiche li definiscono una “potenza nutrizionale”, in grado di fornire il fabbisogno giornaliero di proteine e fibre, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari e diabete, garantendo un pieno di vitamine e minerali. Il loro consumo mantiene il microbioma del nostro intestino sano e fiorente ed è stato dimostrato che i legumi aiutano anche a combattere l'obesità. Per queste qualità il loro consumo è fortemente raccomandato dalle organizzazioni sanitarie di tutto il mondo.
Inoltre svolgono un ruolo nella lotta all'erosione e all'impoverimento dei suoli perchè non hanno bisogno di fertilizzanti azotati fissando l'azoto loro stessi e questa autosufficienza evita l'emissione di gas serra.
Per produrre un chilo di lenticchie servono 1.250 litri di acqua, per produrre un chiligrammo di carne bovina ne servono 13.000.
Già questo basterebbe a favorire e intensificare la produzione e l'uso dei legumi nell'alimentazione umana. Si tratta di una pianta che esiste da milioni di anni ed è anche una delle prime piante al mondo ad essere stata coltivata.