La Bottarga di Cabras

Oro e Ambra per un sapore prezioso

A pochi chilometri da Oristano, ai bordi dello stagno omonimo, sorge Cabras e la fondazione del suo attuale centro urbano risale al periodo fenicio.

La Bottarga di Cabras

A pochi chilometri da Oristano, ai bordi dello stagno omonimo, uno dei più grandi di acqua dolce della Sardegna, sorge Cabras. La prime testimonianza della presenza dell’uomo in questo luogo è datata al 4000.C., anche se il sito archeologico più importante della zona è quello della città di Tharros, che custodisce diverse testimonianze del periodo nuragico.

La fondazione del centro urbano risale al periodo fenicio, intorno all’ VIII secolo a.C., ma la parte meglio conservata è  quella risalente al periodo romano.
Spostandosi verso nord, al limite del Golfo di Oristano, c’è anche la laguna di Mistras, separata dal mare da due cordoni di terra che costituiscono l’habitat ideale per cormorani, falchi pescatori, aironi e i più famosi fenicotteri rosa.
Cabras è oggi famosa soprattutto per la straordinaria produzione della bottarga, di cui è la principale responsabile a livello nazionale.

In questa località tutto concorre a ottenere un prodotto di eccellenza: dai fondali, dove i muggini si nutrono, all’acqua particolarmente limpida, fino al clima, particolarmente adatto all’essicazione naturale.
Il periodo migliore per la pesca e la lavorazione dei muggini è il mese di settembre. I pesci finiscono nelle reti dei pescatori e, dopo un’attenta selezione, le sacche di uova estratte  vengono trattate molto attentamente per preservarne l’integrità. Vengono lavate, purificate e messe sotto sale quindi pressate e poste in essicazione in luoghi asciutti e ventilati.
La vera Bottarga di Cabras, conosciuta anche come l’Oro di Cabras, si riconosce per il colore che va dall’oro all’ambra, a seconda della stagionatura, per il gusto salmastro sapido e di mandorla secca.


La Cooperativa dei pescatori e molluschicoltori di Cabras si trova in Strada Provinciale 4, n°5

Spostandoci da Cabras verso Nord, a circa 10 chilometri di distanza, troviamo Riola Sardo, paese caratterizzato dalle tipiche case campidanesi, costruite in mattoni di terra cruda; ne è un esempio tipico l’antico edificio Casa Carta, risalente al XVII sec. e che rappresenta la classica casa aristocratica campidanese.
In paese merita sicuramente una visita anche la chiesa parrocchiale di San Martino, del XVI sec. che conserva al suo interno un crocifisso risalente allo stesso periodo e un coro ligneo.
In un’antica cava di pietra, non lontana dal centro storico, è stato costruito il Parco dei Suoni, che ogni anno ospita, in uno scenario molto suggestivo, concerti e rassegne di musica rock e jazz.
L’economia del paese si basa sull’agricoltura, che produce in prevalenza frutti e ortaggi.

Una delle aziende più importanti della zona è l’Oleificio Corrias.
Il proprietario, originario del Montiferru, si è trasferito nel territorio del Sinis, molto rinomato per il patrimonio olivicolo, e porta avanti ancora oggi l’antica tradizione famigliare, che si è tramandata per generazioni.  Inizialmente l’azienda si occupava della lavorazione delle olive per conto terzi, ma grazie alla passione, al rinnovamento degli impianti e al sistema di confezionamento, l’oleificio ha dato vita a un’etichetta propria. Le olive, di varietà Semidana, una varietà autoctona, vengono raccolte i primi di novembre e lavorate con spremitura a freddo,nell’arco di 4 o 6 ore dalla raccolta. L’olio che ne deriva ha un profumo fruttato fresco e intenso con note amare piccanti e un retrogusto di carciofo.
L’azienda produce anche una serie di oli aromatizzati con i profumi e le erbe autoctone dell’isola come mirto, finocchietto, timo, rosmarino e agrumi.


L’oleificio Giovanni Matteo Corrias si trova sulla SS 292 km 120 a Riola Sardo.