Oristano e l'entroterra

Non solo vino

Samugheo sorge nel cuore delle colline Mandrolisai, in un territorio ricchissimo di reperti archeologici,  tra cui spicca il nuraghe di Perda Orrubia.

Oristano e l'entroterra

Samugheo sorge nel cuore delle colline Mandrolisai, in un territorio ricchissimo di reperti archeologici,  tra cui spiccano il nuraghe di Perda Orrubia, le domus de janas di Spelunca Orre, il sepolcro giudaico in località Pranu ‘e Laccos, la tomba dei giganti Paule Luturu e i resti del castello di Medusa, di epoca bizantina, che si trovano in una gola rocciosa scavata nel marmo.

Il paese è rinomato per l’arte tessile, grazie al Museo Unico Regionale dell’Arte Tessile in cui sono conservati tappeti arazzi e coperte realizzati su telai di legno, e per la lavorazione del pane, per cui si svolge una sagra nel mese di ottobre durante la quale viene realizzato con le antiche tecniche di panificazione.

 



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La Cantina Valle di Accoro è un’azienda di recente istutuzione che punta al recupero delle antiche tradizioni di vinificazione del territorio insignito del marchio DOC. I vini prodotti da questa azienda hanno un gusto spiccato e forte che gli deriva dal territorio in cui sono impiantati i vigneti, la Valle di Accoro, tra l’oristanese e la Barbagia. La scelta e il recupero di alcuni vitigni autoctoni legati alla tradizione locale è stata determinante per esaltare i profumi e il gusto dei vini prodotti dall’azienda.

Le etichette di maggior pregio di questa cantina sono Carrasegare Isola dei Nuraghi IGP, il Valle Accoro Vermentino DOC e il Cheressia Nasco di Cagliari DOC.

La società agricola Cantina Valle di Accoro si trova in Via Lamarmora 18, a Samugheo (punto B della mappa).

Da Samugheo ci si sposta verso l’altopiano di Abbasanta, non lontano dalla catena del Montiferru e del Marghine, per raggiungere Ghilarza. L’architettura del paese è caratterizzata da costruzioni basse in basalto nero realizzate dalle maestranze locali, i cosiddetti “maistros de muru”, esperti nella lavorazione di questa pietra e famosi in tutto il mondo per la loro abilità: essi hanno, infatti, partecipato anche alla messa in posa del lastricato della Piazza Rossa a Mosca. Lungo corso Umberto, la via principale del paese, si trova la casa museo di Antonio Gramsci, nella quale  sono esposti materiali storici sul fondatore del Partito Comunista Italiano.  Fra i monumenti da visitare a Ghilarza si ricordano la Torre Aragonese, un perfetto esempio di archeologia militare, e la chiesa di San Palmerio, in stile romanico costruita in pietre bianche nere e rosse, risalente al XIII secolo.
 
L’uomo sardo è profondamente legato alle proprie radici; lavoratore tenace ed esperto, non ha mai rinunciato ad ampliare i propri orizzonti, esplorando nuove terre e migliorando le proprie tecniche. Questo è il principio che ha ispirato il fondatore  Cantine Loddo, che ricava la propria forza dagli uomini, che fortemente motivati, ne curano scrupolosamente il ciclo produttivo con l'obiettivo di rinnovare e innovare l'eredità vitivinicola della propria terra, portandola all'avanguardia attraverso un  processo di valorizzazione dei vini del Mandrolisai.   

Particolare riguardo è qui posto, infatti, alle uve autoctone e alla riscoperta di antiche varietà, come per esempio il Nasco. La propria produzione è orientata esclusivamente verso vini di pregio con il carattere della modernità e dal cuore antico, vini unici di cui sono illustri espressioni il Barisai, il Sonaggiau e l’Istentale, molto particolare per la tecnica dell’appassimento in pianta.

Le Cantine Loddo di trovano in Corso Umberto 259/B a Ghilarza (punto C della mappa).

Prima di rientrare a Fordongianus ci si può fermare a Tramatza, piccolo borgo che sorge sulle rive del fiume Crispiri, ai confini della pianura di Oristano. Il paese deve il suo nome al “tramatzu”, la tamerice, arbusto molto diffuso nella zona.  La presenza dell’uomo affonda le sue radici nel Neolitico, periodo al quale risalgono i resti archeologici di due villaggi siti nelle località di Su Sarrigheddu e Is Launeddas.  Di sicuro interesse sono la chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Maria Maddalena, Salvatore e Geminiano e consacrata nel 1388, e nella periferia del paese la chiesa dedicata a San Giovanni Battista risalente al XVII secolo. Nemerose sono le feste e le sagre che animano lo spirito di questo paese, prima fra tutte quella del vino novello che si svolge in novembre.

A Tramatza ha sede la Fattoria Didattica Famiglia Orro. La realtà aziendale si fonda sui vecchi valori di saggia sapienza contadina tramandati di padre in figlio, nel rispetto delle attuali norme sulla garanzia della qualità delle produzioni alimentari.

Fra le etichette più pregevoli della cantina si annoverano il  Crannatza, vino da meditazione prodotto con uve Vernaccia di Oristano, lo Zenti Arrubia, rosato, e lo Spinerba, rosso, entrambi  ottenuti  da uve del ceppo Nieddera. Nella Fattoria Didattica Orro è possibile seguire dei percorsi didattici per far conoscere la realtà rurale e stimolare lo spirito critico e la curiosità delle persone in particolare dei giovani, sempre più lontani dalla realtà agricola.

Fra i vari prodotti della Fattoria Didattica troviamo anche olio, formaggi, “su pani pittau”  (pane decorato) ricco di simbologia, tradizionalmente realizzato per le feste e le occasioni particolari, come la pasqua e i matrimoni, e le conserve a base di olive, carciofi, asparagi e limoni.

La Fattoria Didattica Famiglia Orro si trova in Via G. Verdi snc a Tramatza (punto D della mappa).