La porta stretta. Come diventare maggiorenni

Sabato 23 settembre ore 18.00

Il Prof. Umberto Curi, docente emerito di storia della filosofia nell’università di Padova, è tra le voci più autorevoli nel panorama del pensiero filosofico e alcuni dei suoi volumi hanno conseguito premi e riconoscimenti nazionali e internazionali.

La porta stretta. Come diventare maggiorenni

 
Un Evento di cultura e benessere per il corpo e lo spirito

Sabato 23 settembre 2023 ore 18.00 - Sala Congressi del Sardegna Grand Hotel Terme

 
La porta stretta. Come diventare maggiorenni

"La porta stretta". Di lì dovrà passare, secondo il Vangelo di Luca, chi voglia accedere al regno dei cieli. Un varco intransitabile, se non si è disposti a impegnare ogni forza in una lotta pericolosa e dall'esito mai scontato: "molti cercheranno di entrare, ma non vi riusciranno". 
L'immagine evangelica è perfetta anche per raffigurare un passaggio universale della condizione umana, la fuoriuscita dalla minorità. 
Dolore, coraggio, decisione, necessità e conflitto contrassegnano, nel pensiero occidentale, l'impresa di diventare maggiorenni. Tuttavia, una volta intrapreso, il processo di emancipazione non si esaurirà nella compiutezza di uno stato finalmente raggiunto. 
Adulti si ridiventa sempre di nuovo. Di questo carattere processuale, agonistico e decisorio, Umberto Curi rintraccia le massime espressioni filosofiche, religiose e letterarie - da Platone a Dostoevskij, dalla Bibbia a Shakespeare - e le lascia libere di testimoniare ciò che rimaneva inascoltato nelle loro esegesi abituali. Così il congedo dalla sudditanza, oltre che nell'appello di Kant all'indocilità ragionata poi irrisa da Hegel, si vedrà declinato in posture "filiali" antitetiche, combattenti o inermi: nel parricidio consumato dell'Edipo re sofocleo, in quello metaforico del Sofista platonico o in quello depotenziato di Amleto, ma anche, sorprendentemente, nell'obbedienza di Abramo, che sta eretto di fronte al Signore, o del Cristo, che si lascia abitare dalla volontà del Padre...

 
Chi è Umberto Curi

Dopo essere stato professore ordinario, attualmente è professore emerito di Storia della Filosofia presso l’Università di Padova. Visiting Professor presso le Università di Los Angeles (1977) e di Boston (1984), ha tenuto lezioni e conferenze presso le Università di Barcellona, Belgrado, Bergen, Berlino, Buenos Aires, Cambridge (Massachussets), Cordoba, Lima, Lugano, Madrid, Nantes, Oslo, Paris (La Sorbonne), Rio de Janeiro, San Paolo, Sevilla, Vancouver, Vienna, Zagabria. Ha diretto per oltre vent’anni la Fondazione culturale Istituto Gramsci Veneto ed è stato per un decennio membro del Consiglio Direttivo della Biennale internazionale di Venezia.

Ha pubblicato circa 40 volumi. Fra le sue numerose pubblicazioni, Endiadi. Figure della duplicità e La cognizione dell’amore. Eros e filosofia (entrambi presso Feltrinelli, 1995 e 1997), Pensare la guerra. L’Europa e il destino della politica, Dedalo, Bari 1999; Polemos. Filosofia come guerra e La forza dello sguardo (presso Bollati Boringhieri, 2000 e 2004); Filosofia del Don Giovanni (Bruno Mondadori, 2002, n. ed. Bollati Boringhieri 2017); Variazioni sul mito: Don Giovanni (Marsilio, Venezia 2005); Miti d’amore. Filosofia dell’eros, Bompiani, Milano 2009 (tr. spagnola, Siruela, Madrid 2010).

Il libro pubblicato presso Bollati Boringhieri nel 2008, dal titolo Meglio non essere nati. La condizione umana tra Eschilo e Nietzsche, ha vinto il premio nazionale Capalbio per la filosofia 2009 e il Praemium Classicum Clavaranse. Col volume Straniero (Raffaello Cortina, Milano 2010) ha vinto il Premio nazionale Frascati di filosofia 2011. Nel 2018 gli è stato conferito il Premio internazionale “Filosofi lungo l’Oglio” e il Premio Hospice Marche. Nel 2019 gli è stato conferito il “Premio Cilento” per la critica. Le sue pubblicazioni più recenti sono La porta stretta. Come diventare maggiorenni, Bollati Boringhieri, 2015, Le parole della cura. Medicina e filosofia, Cortina 2017 , Il colore dell’inferno. La pena fra vendetta e giustizia, Bollati Boringhieri 2019; La morte del tempo, Il Mulino 2021; Fedeli al sogno, Bollati Boringhieri 2022. Giornalista pubblicista, ha collaborato con numerose testate locali e nazionali e saltuariamente col supplemento “La lettura” del “Corriere della sera”.